Calendario dell’Avvento – Himmelswächter – Giorno 10

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Fonte: Claudias Bücherregal – ©Emily Kay
Data: 10 Dicembre 2011
Traduzione: ©Emily Kay Italia

VIETATO COPIARE O PUBBLICARE ALTROVE LA TRADUZIONE!

“Allora presumo che tu sia la persona che ho sentito stanotte alla porta?”
“Sì, e mi sono davvero sforzato di non fare rumore. Scusa se ti ho disturbato.”
“No, no, ero ancora sveglia. Altrimenti non ti avrei sicuramente sentito”, risposi versandomi una tazza di caffè. “Vieni qui solo di notte?”
“Mmh…”, mormorò fra un cucchiaio di gelato e l’altro. “Mettiamola così, vengo qui anche di notte. La cosa ha i suoi vantaggi, soprattutto perchè posso sfuggire agli sguardi curiosi della signora Ward.”
“Anche la signora Ward abita in questo edificio?”
“Oh sì”, sospirò Nora. “Esattamente sotto di noi, la finestra accanto all’ingresso è del suo appartamento. Devi sapere che è una gran curiosona e vuole sempre sapere tutto. Fra l’altro ha spiato anche il tuo arrivo da dietro la tenda. Il suo vestito rosa spiccava decisamente troppo contro il bianco delle tende, non potevo non vederla.”
Risi. “Mamma mia, peggio della polizia. Ma stanotte con ogni probabilità sei riuscito ad entrare in casa passando inosservato, perchè sicuramente stava già dormendo.”
“Lei sì. Ma Charles ha fatto rumore quando sono entrato nel corridoio.”
“Il signor Ward soffre per caso di insonnia?”, chiesi, dispiacendomi segretamente per lui, perchè sapevo per esperienza personale quanto fosse stressante la mancanza di sonno ad oltranza.
“Naa, Charles non è suo marito,” spiegò Nate, sottolineando il nome con un tono nasale da maggiordomo reale e roteando gli occhi. “È il nome del suo Welsh Corgi, un cane nano gallese. La Regina Elisabetta ha un intero esercito di questi cani.”
“Devi sapere che la signora Ward è una grande fan della Regina, e sono sicura che non abbia ancora smesso di indagare per scoprire se per caso non sia imparentata con lei alla lontana.”
“Suona come una specie trauma”, osservai.
“Sai una cosa, io credo che Charles sia solo una comoda copertura per la signora Ward, così quando esce con lui per le passeggiate può girare senza dare nell’occhio in tutti gli angoli del quartiere e ficcare il naso nelle cose che non la riguardano.”
Scrollando la testa versai il latte sui miei cereali.
“Santo cielo, dev’essere proprio una persona stressante.”

Vidi una cesta di frutta con delle mele rosse e verdi sulla credenza a cui Nate era seduta accanto.
“Potresti passarmi una mela rossa, per favore?”, gli chiedi.
“Certo.” Nate prese un piccolo apparecchio grigio che stava vicino alla sua tazza. Aveva due tasti bianchi, come un telecomando. Nate avvicinò l’apparecchio ad una mela. ‘Verde’, disse una voce elettronica femminile. Aggrottai la fronte e guardai Nora con aria interrogativa.
“Nate è daltonico. Ma con il rilevatore di colori non ha alcun problema.”
‘Rosso’, segnalò la voce elettronica, e Nate mi passò la mela. “Grazie”, dissi guardando affascinata l’apparecchio. Avrei voluto fare a Nate delle domande sul suo daltonismo, ma non volevo sembrare curiosa come la signora Ward e non chiesi niente.
“Figurati.”
Tolsi il torsolo alla mela, la tagliai in piccole fette e la mischiai ai cereali.

“Hai già qualche programma per i prossimi giorni?”, chiese Nora.
“Oggi volevo leggere ancora un po’ il materiale sul mio corso di studi, così riuscirò anche a trovare le aule in tempo. Domani è il mio primo giorno di studi e se devo essere sincera sono abbastanza agitata.”
“Cosa studi di preciso?”
“Giusto, non ve l’ho ancora detto. Studio Fashion Design al London College of Fashion.”
Nate fischiò fra i denti.
“Non male.”
“Ehm sì, e dopo i corsi di domani vorrei vedere se riesco a trovare un lavoretto. Altrimenti posso solo abitare qui, ma senza mangiare niente.”
“A cosa avevi pensato?”, chiese Nate. “Hai in mente qualcosa in particolare?”
“No, fa lo stesso. L’importante è che guadagni dei soldi.”
Nate si sfregò il mento.
“Può darsi che abbia qualcosa che fa per te.”

© Emily Kay

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Tradotto col consenso dell’autrice, Emily Kay. Questa traduzione NON può essere utilizzata a fini commerciali e NON può essere pubblicata altrove senza il permesso scritto da parte di Emily Kay e Emily Kay Italia. Se volete condividerla, vi prego di fornire semplicemente un link a questa pagina. Grazie.

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